I nuovi auricolari Samsung Galaxy Buds3 Pro sfoggiano un design rinnovato con uno stelo a “lollipop” che garantisce comfort e stabilità, e richiama in parte il concept introdotto da Apple con gli AirPods. Sono ottimizzati per adattarsi a diverse forme auricolari grazie ai gommini removibili, in modo da migliorare la tenuta anche durante l’attività fisica. La custodia di ricarica, compatta e leggera, si ricarica sia wireless che via USB-C e include una finestrella trasparente che permette di verificare la presenza degli auricolari all’interno, un tocco funzionale oltre che estetico. Oggi questi auricolari sono in offerta nei colori Bianco e Argento.
I Samsung Galaxy Buds3 Pro presentano degli steli a lama con controlli touch, che migliorano l’usabilità e aggiungendo un dettaglio distintivo. Per chi non preferisce i comandi tattili, sono disponibili comandi vocali, anche se possono essere attivati involontariamente. Con una certificazione IP57, i Galaxy Buds3 Pro sono, inoltre, resistenti a sudore, schizzi e brevi immersioni.
Dal punto di vista tecnologico, spicca l’integrazione con Galaxy AI, che offre funzionalità avanzate come traduzione in tempo reale e rilevamento automatico del contesto per adattare il suono all’ambiente circostante. L’app Samsung Wearable permette di accedere a impostazioni avanzate, inclusi il controllo della cancellazione del rumore, audio 3D per un’esperienza immersiva e un equalizzatore personalizzabile. La connessione tramite Bluetooth 5.4 garantisce stabilità, con supporto per codec come SBC, AAC e i proprietari Samsung Scalable e Seamless Codec.
Per quanto riguarda la qualità audio, i Galaxy Buds3 Pro offrono bassi profondi e alti brillanti, ottimi per molti generi musicali. Grazie ai preset dell’equalizzatore, è possibile adattare la firma sonora a generi diversi. La qualità vocale nelle chiamate è buona, e l’audio 3D contribuisce a un’esperienza immersiva, specialmente per film e giochi. L’autonomia, purtroppo, è di circa 5 ore con ANC attivo, e la custodia offre un totale di 18 ore.
