Recensione Logitech G PRO SUPERLIGHT 2 DEX e PRO 2 LIGHTSPEED: nuovi mouse, solita formula

Come abbiamo visto lo scorso mese, Logitech ha scelto di rinnovare la sua linea di periferiche gaming con tanti nuovi prodotti, non senza innescare un po’ di confusione tra gli utenti.

Abbiamo infatti visto la nuova G915 X, tastiera low-profile che, sebbene sia pressoché identica alla popolare G915 in quanto a design, propone non poche novità sotto al cofano. Sono stati poi presentati due nuovi mouse, che di ‘nuovo’, a prima vista, non sembrano proporre chissà quanto: sono PRO SUPERLIGHT 2 DEX e PRO 2 LIGHTSPEED e promettono di migliorare ulteriormente le formule proposte dalla casa svizzera con i modelli precedenti – e di portare, con il loro naming, ancora più caos nella già affollata gamma di Logitech.

Dopo aver trascorso circa un mese in compagnia di questi due mouse, e dopo averli provati sia nelle nostre sessioni di gioco che nella produttività quotidiana, siamo pronti a condividere le nostre impressioni a freddo. Le novità sono effettivamente poche, ma sono anche molto consistenti e consentono alle nuove periferiche targate Logitech G di soddisfare gli utenti più esigenti e, talvolta, di superare anche i concorrenti più spietati.

PRO SUPERLIGHT 2 DEX: ‘destrezza’ totale per un mouse ormai iconico

Personalmente, sono sempre stato un grande fan del Logitech G502, probabilmente uno dei mouse più amati di sempre per quanto concerne il gaming. La sua forma ergonomica e le sue performance mi avevano conquistato, ma mi avevano anche reso titubante nei confronti di tutti quei mouse concepiti per l’utilizzo ambidestro – e, come ben saprete, non erano pochi.

Sarà per questo, e per il fatto di non aver mai provato un mouse ‘superleggero’, che mi ero avvicinato al SUPERLIGHT con una certa esitazione. Sono bastate poche ore per ricredermi: il peso sensibilmente ridotto del SUPERLIGHT ha svoltato il mio approccio al gaming e, in particolare, ai titoli competitivi. Direi di non essermi mai abituato del tutto, invece, alla sua forma simmetrica, che mi costringeva a un’impugnatura diversa da quella a cui mi avevano abituato il G502 e altri mouse della stessa tipologia. Poi è arrivato lui, il SUPERLIGHT 2 DEX.

Avevo già provato la seconda versione dell’acclamato mouse di Logitech, apprezzandone le novità ‘nascoste’ al suo interno – come gli switch ottico-meccanici (LIGHTFORCE), introdotti sul G502 X, e il nuovo sensore HERO 2 – e il classico design minimalista. Con il DEX, Logitech fa un ulteriore passo in avanti a supporto delle prestazioni e, soprattutto, dell’ergonomia.

Questa versione alternativa del SUPERLIGHT 2 ha una forma diversa, più adatta ai destrorsi, che richiama vagamente il meno recente Logitech G403 e il gemello wireless G703, altre due periferiche piuttosto popolari tra i giocatori. Sul lato sinistro troviamo quindi una sorta di rigonfiamento, che porta un lieve incremento delle misure (+0,8 mm in lunghezza, +4,2 mm in larghezza e +3,9 mm in altezza), mantenendo tuttavia lo stesso peso del modello originale.

Avendo delle mani piuttosto grandi e preferendo il cosiddetto ‘palm grip’, mi sono lasciato conquistare rapidamente dal nuovo SUPERLIGHT 2 DEX. Il mouse si adatta in maniera naturale alla forma della mano, riducendo in maniera percepibile la sensazione di stanchezza che, solitamente, si può avvertire dopo qualche ora di gioco o al termine di una tipica giornata lavorativa – anche in questo contesto un mouse più leggero può fare la differenza.

L’unica criticità che sento di esprimere in merito a questo design riguarda il riposizionamento dei tasti laterali. Per adattarsi alle nuove forme del DEX, questi pulsanti sono stati leggermente spostati verso l’alto, in un punto che non viene più raggiunto in maniera naturale dal pollice.

Nonostante la sua leggerezza, il DEX si è rivelato sorprendentemente robusto: anche applicando una maggiore pressione ai lati del mouse e sui tasti aggiuntivi laterali, il DEX non si deforma né genera scricchiolii. Un’altra conferma dell’ottima qualità costruttiva di Logitech. Va detto che alcuni utenti hanno segnalato problemi di ‘pre-travel’ e, più in generale, una flessibilità eccessiva dei materiali: fortunatamente questi ‘difetti’, evidenziati soprattutto da alcuni recensori, sembrano interessare solo le prime unità prodotte per il DEX.

Torniamo a parlare del peso, la vera ‘killer feature’ di questo mouse. I 60 grammi del SUPERLIGHT 2 e, ora, del DEX rappresentano lo ‘sweet spot’ per Logitech e per i giocatori professionisti che, con i loro feedback, hanno collaborato con il produttore svizzero alla progettazione di questo mouse. A mio parere, è un peso più che adeguato per giocare in maniera fluida ai più diffusi sparatutto in prima persona, dove la precisione e la velocità dei movimenti eseguiti con il mouse può determinare il rendimento in-game.

Occorre specificare che la concorrenza può offrire soluzioni ancora più ‘superlight’, come il Viper V3 Pro di Razer (53.8 g) o il Finalmouse UltralightX, un autentico peso-piuma (38 g). La scelta finale spetterà comunque all’utente, che dovrà scegliere la periferica più adatta alle proprie esigenze e, magari, considerare il peso del mouse di provenienza. Se si è abituati a mouse più ‘massicci’, sarà senz’altro più facile familiarizzare con un mouse di circa 54 grammi, come quello di Razer, o con un SUPERLIGHT 2 DEX. Ci sono poi altre variabili da esaminare.

Premesso che 500 IPS di velocità e 32.000 DPI bastano e avanzano per la stragrande maggioranza degli utenti, il sensore del SUPERLIGHT 2 non offriva enormi vantaggi rispetto al precedente HERO 25K equipaggiato dal primo modello di SUPERLIGHT e dal G502 X. Per giunta, mentre l’HERO 2 supportava un polling rate massimo di 2000Hz, la concorrenza (Razer, Corsair) offriva già da tempo soluzioni cablate a 8KHz. Serviva un nuovo upgrade.

La prima buona notizia è arrivata la scorsa primavera, quando Logitech ha raddoppiato il polling rate del SUPERLIGHT 2 (4000Hz) tramite un aggiornamento del software G Hub. In occasione dell’annuncio del DEX, tuttavia, la casa svizzera ha risposto ai suoi rivali: il sensore HERO 2 supporta ora una risoluzione massima di 44.000 DPI, con una precisione ancora più elevata fino a 888 IPS di velocità e 88 G di accelerazione. Arrivano anche i fatidici ‘8K’ per la frequenza di aggiornamento, che ora raggiunge gli 8000Hz (0,25 ms) in modalità wireless.

Ribadiamo che un polling rate così elevato serve, principalmente, a soddisfare quegli utenti più pignoli e dunque quei giocatori che vogliono ricavare il massimo dal proprio hardware e dalle periferiche utilizzate. Peraltro, il passaggio a un’elevata velocità di aggiornamento comporta un impatto significativo sul carico della CPU: passando da 1000 a 8000Hz abbiamo rilevato un incremento del 10-11% nell’utilizzo del nostro processore (un AMD Ryzen 7800X3D).

Con ogni probabilità, chi ha intenzione di giocare ad alti livelli e, perché no, ambire alle più grandi competizioni eSport avrà già in dotazione un PC con i migliori componenti di ultima generazione, così come un monitor con un elevato refresh rate. Per questi utenti non sarà un problema ‘spremere’ la CPU per ricavare il massimo dal proprio mouse, ma è altrettanto vero che questo boost nelle prestazioni peserà non poco sull’autonomia.

A tal proposito, il SUPERLIGHT 2 DEX integra anche la stessa batteria del modello originale, con 95 ore di utilizzo garantito. In uno dei nostri primi test non abbiamo superato le 80-85 ore di utilizzo, ma il fatto di aver ‘smanettato’ con il polling rate, di tanto in tanto, avrà certamente influito sulla durata complessiva della batteria.

In ogni caso, come il suo predecessore anche il DEX può essere ricaricato con un cavo USB-C incluso nella confezione. Quest’ultima include un’inaspettata varietà di accessori: per cominciare, c’è l’adattatore che fa da prolunga per il ricevitore LIGHTSPEED, molto utile per assicurare una connettività sempre stabile; oltre all’immancabile manualistica, c’è poi un kit di nastri adesivi ‘antiscivolo’ per migliorare la presa sul mouse.

Per i fortunati possessori di un mousepad POWERPLAY, c’è anche lo sportellino sostitutivo – con tanto di base in PTFE – che supporta la ricarica wireless offerta dall’avanzato (e costosissimo) tappetino di Logitech. Completa il tutto un piccolo panno per la pulizia.

PRO 2 LIGHTSPEED: pochi fronzoli, tanta sostanza

Parlandovi del nuovo Logitech G PRO 2 LIGHTSPEED finiremo inevitabilmente per approfondire altri aspetti del SUPERLIGHT 2 DEX. Questo perché, in sostanza, parliamo del medesimo mouse, fatta eccezione per il peso e per altre caratteristiche prettamente estetiche.

Il nuovo PRO 2 LIGHTSPEED rappresenta la naturale evoluzione della precedente proposta ‘flagship’ di Logitech. Il modello originale della linea PRO offriva tutto quello che serviva a un aspirante pro player per fare la differenza in-game: un sensore ad alte prestazioni (l’HERO 25K), una connettività wireless stabile e a bassa latenza (LIGHTSPEED) e una buona manciata di tasti aggiuntivi per non dover ricorrere a compromessi nei giochi più complessi.

Ritorna quindi l’estetica tradizionale del primo mouse PRO, che con il suo design ambidestro può accontentare un po’ tutti. Le novità introdotte dal PRO 2 LIGHTSPEED riguardano in prevalenza la componentistica interna: arrivano gli switch ibridi LIGHTFORCE, che hanno avuto modo di farsi apprezzare con il loro piacevolissimo feedback, così come il rinnovato sensore HERO 2; migliora anche l’autonomia, e non di poco, considerando che si passa dalle 60 ore di utilizzo (senza RGB) del primo PRO alle 95 ore offerte anche dal DEX.

I suddetti pulsanti aggiuntivi sono localizzati su entrambi i lati del mouse e offrono un livello di personalizzazione sorprendente. Che siano quelli sul ‘fianco’ sinistro o su quello destro, ciascun tasto può essere rimosso o aggiunto a proprio piacimento tramite un pratico aggancio magnetico: è quindi possibile utilizzare il PRO 2 LIGHTSPEED con due o quattro tasti aggiuntivi, che possono essere poi programmati tramite il software G Hub.

A differenza del DEX e degli altri mouse della gamma SUPERLIGHT, sul PRO 2 LIGHTSPEED troviamo l’illuminazione RGB sul logo di Logitech e tre LED di stato che ci consentono di avere una visione più chiara dei DPI attivi. Peccato solo che per passare da uno slot DPI all’altro occorra capovolgere il PRO 2 e premere l’apposito pulsante situato vicino al sensore – una posizione decisamente scomoda, per non dire insensata.

Considerando che il SUPERLIGHT 2 DEX viene proposto, come vedremo, a un prezzo sensibilmente più alto, la domanda sorge spontanea: perché dovreste preferire il DEX al PRO 2 LIGHTSPEED? Dopotutto i due mouse condividono le stesse specifiche tecniche e sono poche le differenze sostanziali che possono influenzare le scelte d’acquisto.

Partiamo dal presupposto per cui 20 grammi di peso aggiuntivo possono effettivamente fare la differenza agli occhi di quella categoria menzionata poc’anzi. Dal nostro punto di vista, 80 grammi rappresentano comunque un peso più che rispettabile per un mouse performante e completo come il PRO 2 LIGHTSPEED. C’è chi invece potrebbe preferire quest’ultimo per il maggior numero di tasti aggiuntivi – quelli non guastano mai.

Ciò che separa il PRO 2 LIGHTSPEED dal DEX riguarda, sorprendentemente, proprio le prestazioni. A parità di sensore, infatti, solo il DEX può sfruttare appieno la ritrovata potenza dell’HERO 2 dopo aver rimosso il mouse dalla scatola. Purtroppo, il PRO 2 LIGHTSPEED arriva con un ricevitore wireless meno avanzato, che supporta un polling rate massimo di 1000Hz – la stessa frequenza che può essere raggiunta in modalità cablata. Aprendo la schermata di G Hub comparirà un avviso che evidenzia e conferma i limiti dell’adattatore ‘stock’.

Al momento, come riportato anche sulla confezione, il PRO 2 LIGHTSPEED supporta una risoluzione massima di 32.000 DPI, 500 IPS di velocità e un’accelerazione massima di 40 G. Per poter accogliere l’aggiornamento ‘8K’ e i relativi benefici, gli utenti del PRO 2 dovranno acquistare un ricevitore venduto separatamente – e della cui disponibilità non sappiamo ancora nulla. Dovrebbe arrivare quest’autunno a un prezzo consigliato di 29,99 dollari.

Spese aggiuntive per una periferica che, di per sé, non costa affatto poco.

Logitech… ma quanto mi costi? – Conclusioni

Il Logitech PRO 2 LIGHTSPEED viene attualmente venduto a 145 euro sul sito ufficiale del produttore e presso i rivenditori autorizzati. Aggiungendo a questa somma il prezzo dell’adattatore per gli 8KHz, il PRO 2 LIGHTSPEED arriverebbe a sfiorare il prezzo del PRO SUPERLIGHT 2 DEX, commercializzato a 179 euro.

Inutile dire che in entrambi i casi parliamo di prezzi decisamente fuori scala per delle periferiche da gaming. Sebbene Logitech G rappresenti uno dei pochi marchi a offrire questo comparto di specifiche tecniche per dei mouse wireless, la concorrenza può comunque proporre soluzioni analoghe a listini più accessibili, talvolta offrendo anche prestazioni superiori.

Con queste premesse, ci viene difficile consigliare a chiunque l’acquisto di questi mouse. Rappresentano certamente le opzioni migliori per chi aveva già avuto modo di apprezzare il form factor dell’originale SUPERLIGHT o chi si era lasciato stregare dalla versatilità e dalle prestazioni del primo mouse PRO di Logitech. Gli utenti più ‘affezionati’ ritroveranno le stesse, vincenti formule di queste acclamate periferiche, con qualche graditissima novità in termini di design – con il DEX, in particolare – e di performance, con i dovuti limiti.

Dal nostro punto di vista, sarebbe ora che Logitech tornasse con i piedi per terra, ridimensionando i prezzi e riacquisire il vantaggio competitivo che un tempo la distingueva.