Meta: ritorna il riconoscimento facciale su Facebook e Instagram per combattere truffe e facilitare il recupero di un account

Meta ha annunciato l’introduzione di nuovi strumenti di riconoscimento facciale su Facebook e Instagram con un duplice obiettivo: contrastare le truffe pubblicitarie che sfruttano l’immagine delle celebrità e semplificare il recupero degli account compromessi. Il sistema si baserà sulla scansione del volto degli utenti, confrontandola con le immagini presenti sui profili delle due piattaforme social.

La priorità dell’azienda è combattere i cosiddetti “celeb-bait”, annunci fraudolenti che impersonano personaggi famosi per attirare gli utenti verso siti web pericolosi. Nonostante l’utilizzo di tecnologie di machine learning, Meta ammette la difficoltà di distinguere con efficacia questi contenuti dalle pubblicità legittime.

Il nuovo sistema funzionerà analizzando gli annunci sospetti: quando i sistemi automatici rilevano potenziali truffe contenenti immagini di personaggi pubblici, la tecnologia di riconoscimento facciale confronterà i volti presenti nell’annuncio con le foto profilo della celebrità su Facebook e Instagram. In caso di riscontro positivo e conferma della natura fraudolenta, l’annuncio verrà bloccato.

Post di @metanewsroom
Visualizza su Threads

I primi test, condotti su un gruppo ristretto di personaggi pubblici, hanno dato un riscontro definito “promettente” in termini di velocità ed efficacia. Meta prevede di estendere automaticamente il servizio nelle prossime settimane a un numero maggiore di celebrità vittime di celeb-bait, garantendo comunque la possibilità di rinunciare all’uso del servizio.

La seconda applicazione riguarda il recupero degli account: gli utenti potranno riottenere l’accesso ai profili bloccati attraverso un selfie video. Nick Clegg, presidente dei global affairs di Meta, ha annunciato un’implementazione graduale di queste protezioni nei prossimi mesi.

La società afferma che i video selfie verranno crittografati e archiviati in sicurezza, mentre i dati più strettamente legati al riconoscimento facciale saranno eliminati immediatamente dopo l’uso.

Nel 2021 Meta aveva introdotto un meccanismo di tag automatico delle foto basato su tecnologie di riconoscimento facciale, in seguito dismesso per via di polemiche legate alla privacy. La società comunque utilizza i contenuti pubblici presenti sulle sue piattaforme per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale.