L’equipaggio di Crew-9 è arrivato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

Le problematiche del test CFT (Crew Flight Test) della capsula Boeing CST-100 Starliner hanno “scombinato” i piani di rotazione degli equipaggi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nonostante i titoli sensazionalistici che parlavano di astronauti bloccati nello Spazio, la NASA e i suoi partner avevano già previsto diverse possibilità in caso di grave emergenza a bordo della ISS. Come poi appurato, la navicella di Boeing avrebbe potuto riportare l’equipaggio sano e salvo sulla Terra, ma l’agenzia ha scelto (giustamente) l’opzione più sicura e con meno rischi. Per questo la missione Crew-9 è stata lanciata con un solo astronauta e un solo cosmonauta a bordo per permettere così il rientro di Butch Wilmore e Suni Williams a febbraio 2025.

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Il lancio di Crew-9 è avvenuto dallo Space Launch Complex 40 (SLC-40) della Cape Canaveral Space Force Station in Florida. Si tratta della prima missione con equipaggio a partire da quel pad di lancio grazie alla necessità di SpaceX di ampliare le proprie capacità di lancio di missioni con equipaggio sfruttando i razzi spaziali Falcon 9. Il decollo è avvenuto alle 19:17 del 28 settembre (ora italiana) permettendo alla capsula Crew Dragon di raggiungere l’orbita designata.

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A bordo erano presenti Nick Hague (astronauta NASA) con la funzione di comandante mentre Aleksandr Gorbunov (cosmonauta Roscosmos) è stato designato come specialista di missione. Non era quindi presente un astronauta come “pilota” ed è da la prima missione di Crew Dragon con soli due membri a bordo da Demo-2 del 2020.

Gli astronauti di Crew-9 sono arrivati a bordo della ISS

Durante la conferenza post-lancio Sarah Walker (direttrice delle missioni Dragon per SpaceX) aveva dichiarato che “non vediamo l’ora di dare il benvenuto a Butch e Suni nell’equipaggio Crew-9 aumentare la capacità di svolgere ricerche scientifiche importanti questo autunno e inverno. Penso sia importante dire che qui in SpaceX, abbiamo tutti fatto il tifo per i nostri amici di NASA e Boeing per una missione CFT di successo. Portare nuove possibilità per il volo spaziale umano è entusiasmante, ma questi primi voli di prova portano sempre con sé delle lezioni da apprendere. Impariamo sempre qualcosa ogni volta che voliamo. Abbiamo avuto la nostra parte di sfide hardware. […] Quindi eravamo emozionati di vedere Starliner tornare a casa e siamo pronti a supportare la NASA e onorati di essere una piccola parte di questa missione”.

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Nella mattinata di ieri SpaceX ha poi reso noto che il rientro del secondo stadio del Falcon 9 che ha portato in orbita la Crew Dragon di Crew-9 ha avuto un problema. Pur rientrando in una zona di oceano e non riportando conseguenze per cose o persone l’accensione del motore non è avvenuta correttamente e quindi il rientro è avvenuto al di fuori della zona designata. L’equipaggio non ha avuto alcun problema ma la società ha aperto una nuova indagine per comprendere le cause.

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Nella serata di ieri, intorno alle 22:06 (ora italiana), la navicella Crew Dragon con l’equipaggio a bordo si trovava a circa 7,5 km dalla Stazione Spaziale Internazionale per iniziare la fase di approccio finale e quindi il docking. Alle 23:30 è quindi avvenuto il docking della navicella alla ISS e pochi minuti dopo c’è stato il blocco definitivo dei meccanismi per sigillare i portelli.

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Intorno all’1:00 di oggi il portello è stato aperto, consentendo a Nick Hague e Aleksandr Gorbunov di entrare finalmente nella ISS. Attualmente quindi le undici persone a bordo della stazione spaziale sono gli astronauti Butch Wilmore, Jeanette Epps, Mike Barratt, Matthew Dominick, Don Pettit, Nick Hague e Sunita Williams mentre i cosmonauti comprendono Alexander Grebenkin, Ivan Vagner, Aleksey Ovchinin e Alexander Gorbunov.

Il 23 settembre, alle 13:59, erano invece rientrati i cosmonauti Roscosmos Oleg Kononenko e Nikolai Chub insieme all’astronauta NASA Tracy Caldwell Dyson a bordo di una capsula Soyuz (per la missione MS-25). Kononenko ha completato così la sua permanenza nello Spazio per un tempo complessivo, suddiviso tra diverse missioni, di oltre 1110 giorni. Curiosamente, vicino al luogo dell’atterraggio della capsula russa era presente un trattore di un agricoltore kazako che ha assistito a un evento unico nella sua vita.