Lo sviluppo e la messa in opera della navicella spaziale Boeing CST-100 Starliner non è stato certamente semplice e di successo. La società statunitense, dopo aver ricevuto più fondi di SpaceX per lo sviluppo di una capsula con supporto agli equipaggi, è arrivata in ritardo rispetto alla concorrenza e non senza problemi. Sia durante l’OFT-1 che durante l’OFT-2 sono stati evidenziati diversi problemi. Anche l’unico test con equipaggio, CFT (Crew Flight Test) ha visto ritardi e problemi durante la fase iniziale.
Questo ha fatto sì che la NASA, in via precauzionale, scegliesse di far rimanere gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per più tempo così da poter rientrare con la missione Crew-9, lanciata con soli due membri dell’equipaggio anziché quattro. Una scelta storica, anche se il rientro di Boeing CST-100 Starliner si è poi concluso correttamente e quindi Wilmore e Williams non avrebbero avuto problemi a utilizzare la capsula.
L’agenzia spaziale ha annunciato che sta proseguendo il lavoro di certificazione della navicella spaziale insieme a Boeing ma che le tempistiche per la prima missione operativa rimangono incerte. Le due missioni per la rotazione dell’equipaggio a bordo della ISS per il prossimo anno sono state affidate a SpaceX (Crew-10 e Crew-11) mentre la NASA si riserva di chiedere a Boeing un nuovo volo di prova per Starliner.
La NASA puntava a impiegare Boeing CST-100 Starliner per una missione con equipaggio all’inizio del 2025, poi posticipato a non prima di agosto 2025. Nelle dichiarazioni delle scorse ore invece l’agenzia ha scritto che “la tempistica e la configurazione del prossimo volo di Starliner saranno determinati una volta stabilita una migliore comprensione del percorso di Boeing verso la certificazione del sistema”.
Pamela Melroy (vice amministratrice della NASA) ha dichiarato al Congresso Astronautico Internazionale che si sta ancora decidendo sulla necessità o meno di un nuovo volo di prova e che la revisione dati non è stata ancora completata. Secondo la dirigente non è prevista ancora una data per la quale sarà presa la decisione.
Per questo motivo la NASA vorrebbe proseguire con lo “scambio di sedili” (a titolo gratuito tra agenzie) con Roscosmos. La prossima missione sarà Soyuz MS-27 a marzo 2025 e sarà previsto un astronauta NASA a bordo. L’agenzia russa avrebbe però scelto per Soyuz MS-28 (fine 2025) e Soyuz MS-29 (2026) di impiegare solamente equipaggi con cosmonauti. Bill Nelson (amministratore della NASA) starebbe però cercando di raggiungere un accordo con la controparte russa per cambiare la composizione dei futuri equipaggi.