Lo Spazio è pieno di oggetti stupendi, soprattutto quando visti con strumenti avanzati come il telescopio spaziale James Webb. Questo telescopio, lanciato nella giornata del 25 dicembre 2021, ha permesso in pochissimo tempo di raccogliere informazioni su una sterminata quantità di oggetti differenti, dalle galassie alle stelle, ai pianeti e alle nane brune. Una delle ultime immagini rilasciate riguarda la galassia Sombrero (conosciuta anche come Messier 104 o M104) che si trova a 30 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione della Vergine.
Come per altre immagini del JWST, anche in questo caso non si tratta “solo” di Scienza, ma anche di vedere ciò che ci bello c’è nel Cosmo. Negli scorsi mesi Webb ha catturato immagini come quella della Nebulosa Serpente oppure l’ammasso globulare NGC 6440 ma anche della Nebulosa Testa di Cavallo e molte altre. Nel caso della galassia Sombrero, grazie all’utilizzo di MIRI (Mid-Infrared Instrument), che osserva nel medio infrarosso, è stato possibile catturare dettagli sorprendenti del disco di polveri e gas che circonda il nucleo galattico.
Il telescopio spaziale James Webb e la galassia Sombrero
Questa galassia prende quel curioso nome per via della sua forma che ricorda, non troppo vagamente, un sombrero. A differenza delle immagini catturate da Hubble, dove il nucleo è decisamente luminoso nel visibile, con il medio infrarosso del telescopio spaziale James Webb si può notare invece in maniera più chiara il disco interno.
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Grazie alla risoluzione del JWST è anche possibile notare nuovi dettagli del disco esterno così da fornire nuove informazioni sulla distribuzione delle polveri e che sarà utile agli scienziati per comprendere meglio le dinamiche che regolano questi grandi oggetti celesti.
Stando ai dati raccolti, all’interno della polvere si possono trovare molecole contenenti carbonio e in particolare idrocarburi policiclici aromatici che indicano la presenza di stelle giovani. Quello che però è strano è che la galassia Sombrero non sembrerebbe essere nota per l’elevato tasso di formazione stellare (soprattutto rispetto ad altre galassie).
Al centro della galassia è presente un buco nero supermassiccio (un AGN o nucleo galattico attivo) che non presenta un’attività elevata, pur avendo una massa di 9 miliardi di masse solari, generando anche getti relativamente contenuti. Secondo le stime all’interno della galassia Sombrero sono presenti circa duemila ammassi globulari che a loro volta comprendono centinaia di migliaia di stelle.
Secondo quanto riportato, questa immagine della galassia Sombrero del telescopio spaziale James Webb copre un campo di circa 7,2 arcominuti (pari a 60 mila anni luce). La data della cattura è il 7 giugno 2024 sfruttando i filtri F770W, F1130W e F1280W per le lunghezze d’onda di 7,7 μm, 11 μm e 13 μm rispettivamente. Essendo nell’infrarosso e non nel visibile, i ricercatori hanno assegnato colori per mostrare le differenze tra le diverse lunghezze d’onda (blue per il F770W, verde per il F1130W e rosso per il F1280W).