Dal Salone di Parigi era inevitabile che il presidente John Elkann facesse dichiarazioni circa le voci circolate nelle ultime settimane, secondo cui Stellantis sarebbe in procinto di operare l’ennesima fusione, unendosi al Gruppo Renault.
Una fusione che sarebbe oggettivamente difficile, per la grande mole di marchi in ballo, e per la sovrapposizione commerciale di tanti modelli in gamma, ma che ora il numero uno di Stellantis ha voluto definitivamente negare.
In realtà, analizzando nel dettaglio le sue parole, la fusione sembra sì negata, ma non per sempre, quanto piuttosto rimandata: “Non siamo pronti per i consolidamenti, ma non siamo pronti nemmeno per i deconsolidamenti. Non è il momento. Noi siamo davvero concentrati sulle nostre attività operative, a livello dei nostri principali azionisti, del consiglio di amministrazione, del nostro amministratore delegato e della squadra manageriale, non sulle possibili distrazioni generate da operazioni di consolidamento, qualunque esse siano“.
Per quanto riguarda la squadra manageriale, Elkann si riferisce ai recenti cambiamenti che hanno un po’ scosso tutta l’organizzazione interna, appena dopo che la voce sul futuro pensionamento di Carlos Tavares è trapelata. L’attuale CEO molto probabilmente sceglierà la pensione nel 2026, e l’azienda è già alla ricerca di un successore, e nel frattempo Jean-Philippe Imparato è passato da CEO di Alfa Romeo, ad essere praticamente il numero due in azienda. Erroneamente nei giorni scorsi alcuni organi di stampa hanno parlato di demansionamento, o addirittura licenziamento.
E proprio ringraziando Tavares, Elkann ha chiuso il discorso, sottolineando come l’ormai certo addio al CEO non cambi le carte in tavola in questo momento: “Il sostegno a Carlos da parte del consiglio di amministrazione e dei principali azionisti non è mai stato messo in dubbio“.