Si è chiuso un 2024 positivo per il settore del fotovoltaico in Italia, ma con numeri che accendono qualche riflessione. Nel nostro Paese la potenza installata ha raggiunto quota 37,08 GW, con l’ultimo anno che ha contribuito con un ottimo 6,80 GW, una crescita del 30% rispetto al 2023.
Questo risultato tuttavia fa il paio con una diminuzione del numero di nuovi impianti, che sono stati 283.914, ovvero il 25% in meno rispetto ad un anno fa. Più potenza ma meno impianti significa una prevalenza dei grandi impianti (utility e commerciali), ed una contrazione di quelli puramente domestici.
La fine di agevolazioni con il Superbonus 110 ha infatti generato un calo di domanda per gli utenti normali, o anche una diminuzione di spesa anche per chi ha voluto comunque installare un nuovo impianto. La potenza nel residenziale è scesa a 1.789 MW, rispetto ai 2.258 MW del 2023. Ovviamente il numero delle installazioni è nettamente diminuito, 274.537, contro 359.772.
Oltre a queste sfide, ed alle varie amministrazioni locali che spesso si oppongono alla realizzazione di nuovi impianti, ora spunta inoltre il problema del furto del rame. Dopo ferrovie e colonnine di ricarica, i ladri di rame si sono accorti che anche per gli impianti fotovoltaici ne viene utilizzata una grande quantità, soprattutto per i grandi parchi solari.
Si segnala in questi giorni un caso accaduto in provincia di Macerata, a a Foce Asola, dove un grande impianto è stato oggetto di un’azione coordinata di più malviventi che, dopo essersi introdotti nel terreno in oggetto, hanno estratto dai pozzetti di collegamento il cavodotto di rame di connessione dell’impianto. Secondo il proprietario, un danno che ammonta a circa 40.000 euro.