Bungie ha vinto contro i cheater: la sentenza contro AimJunkies è definitiva

Bungie ha vinto “definitivamente” la prima battaglia contro i cheater di Destiny 2: due tribunali statunitensi hanno reso definitiva la sentenza a sfavore di AimJunkies. La società produttrice del software realizzato per barare nel titolo multiplayer dovrà risarcire la software house per 4,4 milioni di dollari.

La causa contro AimJunkies non è la prima intentata da Bungie contro i produttori di cheat: lo studio ha denunciato anche PerfectAim, GatorCheats e Ring-1. Tuttavia, quello di AimJunkies rappresenta un precedente importante che potrebbe aiutare altri sviluppatori nella lotta contro i giocatori disonesti.

Nel 2022, un tribunale statunitense aveva respinto la richiesta di risarcimento di Bungie per la violazione del copyright, rimandandola all’arbitrato. Nei giorni scorsi, quest’ultimo ha chiuso la richiesta a favore di Bungie confermando il risarcimento di 4,4 milioni di dollari, la maggior parte dei quali motivati dalla violazione del DMCA.

Un altro tribunale, invece, ha respinto il ricorso presentato da AimJunkies. Secondo la società, Bungie non sarebbe riuscita a dimostrare la violazione della proprietà intellettuale, ragione per cui veniva richiesta una revisione della sentenza o un nuovo processo.

Il 30 agosto, il tribunale ha ufficialmente respinto la mozione presentata da AimJunkies, ritenendo che le prove dirette e indiziarie sostanziali supportano la decisione della giuria. Per quanto riguarda il risarcimento, invece, AimJunkies si è opposta sostenendo che l’arbitrato non avesse preso in considerazione le prove materiali presentate. Tuttavia, il tribunale ha spiegato che l’avvocato non ha rispettato i termini per la presentazione della documentazione, ragione per cui anche la cifra da restituire è stata confermata per intero.