La modalità scura, ampiamente adottata su dispositivi e applicazioni, è stata a lungo considerata una soluzione per ridurre il consumo energetico e migliorare l’esperienza visiva. Un recente studio (non troppo approfondito a nostro avviso) condotto dal team di ricerca e sviluppo della BBC, però, punta a mettere in discussione l’effettiva efficacia di questa funzionalità, in particolare su dispositivi dotati di schermi LCD.
L’esperimento, che ha coinvolto 10 partecipanti, ha rivelato un comportamento inaspettato: l’80% degli utenti ha significativamente aumentato la luminosità dello schermo quando esposto alla versione in modalità scura del sito web BBC Sounds. Come conseguenza, l’aumento della luminosità ha portato in alcuni casi a un consumo energetico superiore rispetto alla modalità chiara tradizionale.
La modalità scura può avere effetti inattesi in termini di risparmio energetico
Lo studio, presentato all’International Workshop on Low Carbon Computing, è pensato per evidenziare come il comportamento degli utenti possa influenzare notevolmente l’efficacia delle strategie di risparmio energetico. I ricercatori hanno utilizzato un MacBook Pro del 2017 con display LCD da 13,3 pollici per condurre i test, misurando il consumo energetico attraverso un monitor di alimentazione Tektronix PA1000. I risultati hanno mostrato che, nonostante le modalità scure siano state progettate per ridurre il consumo energetico, l’interazione umana con i dispositivi può portare a risultati contrastanti.
In particolare, su schermi LCD, dove il consumo energetico non è direttamente influenzato dalla visualizzazione di colori scuri, l’aumento della luminosità da parte dell’utente può vanificare qualsiasi potenziale risparmio. È importante notare che lo studio si è concentrato solo su schermi LCD, che comunque è una tecnologia ancora abbastanza diffusa su molti dispositivi, e vuole suggerire che gli avvisi generali che riguardano il risparmio energetico della modalità scura potrebbero non essere applicabili in modo uniforme a tutti i tipi di display.
Gli schermi OLED, di fatto, offrono effettivamente un risparmio energetico quando visualizzano colori scuri o neri, poiché i singoli pixel possono essere spenti, ma lo stesso non è vero con i display LCD, in cui una buona parte dei consumi dipende dal sistema di retroilluminazione presente. Lo studio della BBC, insomma, punta a sottolineare l’importanza di considerare il comportamento degli utenti nella progettazione di soluzioni per il risparmio energetico, visto che i partecipanti hanno mostrato una tendenza ad aumentare la luminosità media da un intervallo di 9,6-10,7 in modalità chiara a 12,5-12,7 in modalità oscura, con deviazioni standard di circa 2,1 per la modalità oscura e 3,2 per quella chiara.
Gli stessi autori dello studio riconoscono le limitazioni della loro ricerca, tra cui il numero ridotto di partecipanti e l’uso esclusivo di schermi LCD, sottolineando la necessità di condurre ulteriori studi su display OLED. Questi, infatti, potrebbero mostrare risultati diversi grazie ai loro rapporti di contrasto più elevati e alla capacità di spegnere completamente i pixel neri. Inoltre, lo studio non ha preso in considerazione aspetti importanti come l’accessibilità e il design delle pagine web, che potrebbero influenzare l’esperienza utente e, di conseguenza, le scelte di luminosità. Nonostante le limitazioni, la ricerca offre spunti interessanti sulla complessità delle modalità di risparmio energetico utilizzate nei nostri dispositivi elettronici, suggerendo che le tecniche adottate da produttori e sviluppatori dovrebbero tenere conto anche del comportamento degli utenti e delle loro preferenze visive.